Allontanamento minore

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    Gentilissimi,
    sono un’insegnante e, spesso, per mestiere, mi trovo a contatto con situazione particolarmente problematiche.

    Vorrei esporre una situazione che riguarda una studentessa di mia conoscenza per capire se è tutto stato svolto regolarmente (o, perlomeno, se questa è la procedura abituale).

    Una bambina di sei anni e un’amica hanno riferito di aver subito abusi da due sconosciuti in strada e una di loro è stata allontanata dalla famiglia per via di una grave situazione di degrado (madre sola, bambina non curata, libera di uscire in strada a qualsiasi ora).
    In seguito, la madre è rimasta incinta di una seconda figlia che però non è stata allontanata in quanto si è deciso di dare assistenza alla madre e permettere alla neonata di vivere con lei.

    Ora chiedo (anche in linea generale):

    1)È lecito decidere di non procedere alla visita ginecologica nonostante la confessione di presunti abusi? Ci sono casi in cui è accettabile procedere solo tramite colloqui?

    2) è normale decidere di lasciare la seconda figlia con la madre nonostante la prima sia stata allontanata? È un caso eccezionale o può capitare (magari per il bene della neonata?)

    Grazie, spero tanto potrete rispondere, anche solo in linea di massima.
     
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    Salve. Lei pone tutta una serie di interrogativi su situazioni problematiche che richiederebbero più elementi di conoscenza per poter tentare delle risposte anche se minime. In altre parole, lei ci fornisce o meglio accenna a così pochi elementi, spesso anche incomprensibili: "Una bambina di sei anni e un’amica hanno riferito di aver subito abusi..." A chi hanno riferito? I fatti sono stati denunciati al'autorità giudiziaria? I responsabili son stati individuati? I soggetti sono stati "presi in carico" dai Servizi: Neuropsichiatria Infantile, Consultorio, Servizi Sociali del Comune? Lei è parte interessata alla vicenda e alle persone coinvolte, aiutandole a denunciare i fatti, o il suo rapprto si esaurisce ad una semplice conoscenza?Sono in base a questi ( ed altri) elementi è possibile poter dare risposte a "E' lecito..." e "E' normale....".
    Pertanto, il suggerimento che posso darle è quello di rivolgersi direttamente ad uno dei Servizi che sono a conoscenza dei fatti e chiedere loro le sue domande.
    Cordialmente
    Dr. Lucio Barone, Assistente Sociale Specialista
     
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    Intanto grazie comunque della risposta.
    Io, come le dicevo, sono l’insegnante della seconda bambina (quella che, per intenderci, è rimasta con la madre). Per questo della prima vicenda so poco e fatico a fornire elementi specifici. Nonostante ciò possiamo dire che la bambina sia anche mia responsabilità essendo la sua insegnante. Parliamo di una madre che mi pare ci stia provando questa volta ma diciamo che mi aveva stupito fortemente il fatto che la seconda figlia fosse stata affidata a lei mentre la prima allontanata.
    Chiedevo se, in generale, sono cose che possono accadere (una bambina allontanata mentre la seconda no).
     
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    Gentile insegnante. grazie a lei per le chiarificazioni che hanno reso il "quadro" descritto un po' più chiaro e comprensibile. Alla luce della sua risposta, ritengo che SI' è possibile che la "seconda figlia" di cui lei è l'insegnante rimanga ad essere accudita e cresciuta dalla madre, in un ambiente famigliare di sicur meno degradante e disagiato rispetto alla prima figlia. Che suppongo sia stata inserita in un ambiente protetto (comunità per minori) proprio per le vicenda di "abuso" subita. Se effettivamente la situazione famigliare dovesse evolversi al meglio e la madre riuscire a dare una svolta alla propria capacità genitoriale, aiutata e supportata da tutti i Servizi (anche educativi e qui entra "in gioco" lei come scuola) col tempo potrebbe anche verificarsi un reinserimento in famiglia, prima graduale poi definitivo, della prima figlia.
    Cordialmente
    Dr. Lucio Barone Assistente Sociale Specialista
     
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    Grazie, è stato molto gentile e chiaro.
     
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4 replies since 13/11/2021, 20:50   65 views
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