-
Luce123.
User deleted
Buongiorno, spero mi possiate aiutare a capire meglio la situazione. Mia sorella e i miei nipoti di 14 anni sono stati prelevati da casa dalla polizia e da una ambulanza settimana scorsa e portati in una struttura protetta. Questo è quello che mi hanno detto i carabinieri. Si tratta di una situazione delicata dove c'è un marito violento e con una dipendente da alcol. La prima domanda è perché la struttura non si è ancora messa in contatto con i famigliari? Perché non sono stati chiamati nonni e zie? Non era più semplice e meno traumatico portare i ragazzi e mia sorella dai nonni?come posso mettermi in contatto con loro? È una situazione allucinante, non si può vivere così, senza sapere nemmeno se stanno bene.
Lunedì sera quando è successo il fatto, non c'è stato nessun litigio e mia sorella con i bambini erano a casa mia a cenare. Dopo le 22 sono tornati a casa e a mezzanotte sono arrivati carabinieri e ambulanza per prelevarli. Ma quella sera non c'è stato alcun litigio. Ma come è possibile una cosa del genere? Da chi può essere partita la segnalazione? Ma soprattutto ripeto perché non siamo stati avvisati noi famigliari?
. -
.
Salve. Son certo che la decisione di allontanare sua sorella e i suoi nipoti da una situazione "potenzialmente pericolosa" non è stata presa senza un'attenta e scrupolosa verifica delle condizioni pregresse che hanno portato al provvedimento di tutela. La struttura protetta, proprio per il carattere di riservatezza e di tutela nei confronti degli "ospiti" non può essere, almeno nell'immediato, portata a conoscenza di persone cui il "molestatore e violento" può risalire per rintracciare le vittime dei suoi maltrattamenti. Quindi, nel confidare nel "buon operato" delle istituzioni, vedrà che col tempo si favorirà una ripresa delle relazioni parentali ed affettive.
Cordialmente
Dr. Lucio Barone, Assistente Sociale Specialista - Counselor.
Help! Assistenti sociali |
Like
Offline