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Buonasera, sono un padre di 40 anni separato da 5 anni circa con un figlio di 11 anni.
Da sempre, sin dall'inizio della mia separazione sono stato un padre presente in ogni dove. Sul campo economico, affettivo, emotivo non facendo mai sentire questo distacco a mio figlio. Purtroppo ho dall' altra parte un ex moglie che una volta ottenuta la separazione consensuale non solo mi ha privato del mio lavoro, (dipendente di suo padre) ma prova e ahimè riesce costantemente a far apparire la mia persona negativa soprattutto nei confronti di mio figlio. Più è più volte ho personalmente constatato (ma non solo io...) che mio figlio sia scolasticamente sia nell' aspetto igienico, comportamentale è lasciato allo sbando completamente, e ogni qual volta mi appresto a farlo notare alla signora, nonché mia ex moglie, iniziano una serie di finti malesseri istantanei da parte della stessa, con seguite negazioni dinnanzi l'evidenza. Premetto, cosa di non poca rilevanza per alcuni aspetti, che la Signora in questione è una psicologa... Dall'altra parte mio figlio accetta benevolmente i comportamenti della madre, chiaramente a quale ragazzino non piacerebbe fare ciò che si vuole?
Mi trovo in una situazione pazzesca e soprattutto ormai divenuta ingestibile. Nonostante io con il supporto della mia compagna abbiamo più volte provato di mettere sulla "retta via" mio figlio, abbiano sempre ottenuto pessimi risultati, la sua influenza è così forte che quasi mi arrendo ad essere un padre presente esclusivamente nei giorni stabiliti ed economicamente come stabilito.
Ci tengo a precisare che questa situazione mi ha, negli anni, comportato uno stress psicologico non indifferente, dovermi sempre discolpare di cose mai successe, e dover sempre combattere per il bene di mio figlio è, arrivati a questo punto, alquanto difficile.
Cosa posso fare per porre fine a queste ingiustizie?
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Salve signor Gianluca. Comprendo le sue preoccupazioni e la volontà sacrosanta di voler "restare" punto di riferimento educativo con suo figlio. Ma continuare in questa situazione che la sta logorando, rischia di diventare irreversibile. Purtroppo non c'è una risposta definitiva alla sua domanda finale. Bisogna sperare che il ragazzo pian piano maturi una consapevolezza e una maturità che lo possa portare a scelte autonome e responsabili. A lei posso suggerire di adempiere, come credo abbia sempre fatto in questi 5 anni, ai suoi doveri di padre e secondo le prescrizioni condivise circa la "crescita del figlio". Pensi un po' di più a se stesso, perchè se "cede" lei svanirà anche quel poco di rapporto-relazione che ha saputo stabiliare con suo figlio.
Cordialmente
Dr. Lucio Barone, Assistente Sociale Specialista, Counselor
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Buongiorno à lei, grazie del consiglio.
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