Caso - Affidamento esclusivo minore

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  1. ClaudiaAS
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    Carissime/i colleghe/i,
    scrivo qui nella speranza di un vostro parere su di un caso che vado ad esporvi. Non ho mai svolto tirocinio ne approfondito l'ambito della tutela minori, e le mie conoscenze sono dunque troppo generiche in questo campo. Vado qui ad esporvi il caso a cui faccio riferimento.

    Due genitori sposati con un figlio di 3 anni si separano con affidamento condiviso del minore che vivrà con la madre. Nonostante vivano nella stessa città, il padre non chiede quasi mai notizie del figlio, si mostra disinteressato e comincia una storia con una nuova compagna da cui avrà poi 2 figli. Raramente chiede di vedere il figlio, non contribuisce economicamente in alcun modo (la madre non avanza lamentele o richieste in tal senso) e in ogni caso non lo vede mai da solo, ma solo in presenza della compagna. Da quando il minore compie 10 anni il padre non si fa quasi più sentire, tranne in pochi momenti all'anno. Il minore riferisce alla madre di non trovarsi bene con il padre, ne con la sua compagna. Si sente a disagio in sua presenza e non vuole più passarci del tempo insieme. Ciò soprattutto da quando una sera il padre mandò un messaggio alla madre dicendo di voler passare a prendere il figlio l'indomani mattina per stare con lui. La madre rifiutò, in quanto il bimbo non voleva vedere il padre e comunque queste "visite" andavano preparate e organizzate per tempo. Lui non le dà retta, minacciando di "mettere in mezzo gli assistenti sociali". L'indomani si presenta con i carabinieri. Il bimbo rimane terrorizzato da quel giorno, aveva paura "che lo portassero via". Una volta spiegata la situazione ai carabinieri, essi se ne vanno tranquillamente riferendo al padre che non poteva pretendere in quel modo di prendere il figlio ed uscirne.

    Questo episodio ed altri simili convincono la madre ad avanzare la richiesta di affidamento esclusivo del bambino. Il bimbo ad oggi ha 13 anni, non vuole che suo padre sia presente nella sua vita, e non lo vuole vedere ne sentire.

    Sono sufficienti tali atteggiamenti del padre (assenteismo, rapporto negativo con il figlio..) e questa predisposizione del figlio nei suoi confronti per procedere con l'affidamento esclusivo? Oppure è più plausibile che si predisponga un percorso di valutazione e recupero della genitorialità per il padre? Quali potrebbero essere gli esiti?

    Vi ringrazio moltissimo
     
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  2. Counselor S.O.S. Ivana Stella
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    Buongiorno Claudia,
    Il padre ed il figlio hanno il diritto di conoscersi. Questo è quanto stabilisce la normativa.
    Ovviamente il ragazzo non conosce il padre, lo vede poco e non sente la necessità di incontratlo. Ma questo può cambiare. Con una programmazione delle visite ben studiata. Comprendo che la madre sia restia, per i comportamenti passati del padre. Probabilmente il padre non terrà fede al programma, eludendo i giorni calendarizzati. Ma non possiamo saperlo.
    Il mio suggerimento è di intraprendere un pecorso di mediazione familiare. In caso non si giunga ad un accordo, è possibile anche un intervento del tribunale dei minori, dove il giudice potrà formulare una decisione nell'esclusivo interesse del minore.
    Cordialmente
    Dott.ssa Ivana Stella
    Counsellor Sos
     
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1 replies since 4/2/2019, 18:03   144 views
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